Antoni Malinowski

Almost seen

1+1+1
un progetto di Elena Quarestani
a cura di Marco Sammicheli

aprile-giugno 2018

Antoni Malinowski

Almost seen

1+1+1
un progetto di Elena Quarestani
a cura di Marco Sammicheli

aprile-giugno 2018

OPENING
domenica 8 aprile, dalle 18:00

dal 9 aprile al 1 giugno
dal martedì al venerdì, dalle 15:00 alle 18:30 e su appuntamento

ULTIMO INGRESSO ORE 18:00

Antoni Malinowski, pittore di origine polacca, alterna una serie di pitture di grande formato a wall drawing. L’autore desidera mettere alla prova la dimensione percettiva dello spazio e indagare le teorie del colore in dialogo con l’architettura. Il titolo della sua mostra è Almost seen.

La mostra

“La luce rivela ciò che vediamo, ma che cosa stiamo vedendo? E che cosa abbiamo appena visto?
C’è lo spazio che cambia con il mutare della luce naturale; appesi al muro ci sono i quadri che reagiscono a questa luce. La superficie su cui sono stati dipinti è stata trattata con la mica, un minerale che riflette la luce. Altri pigmenti che utilizzo, alcuni dei quali hanno un’origine storica, sono molto reattivi alla luce. Per interagire con essi mi servo di pigmenti a interferenza nanometrica che trattengono o restituiscono le onde luminose in modo diverso. Queste immagini sono quindi deliberatamente instabili si spostano secondo la luce o secondo la posizione che assume lo spettatore nei vasti spazi di ASSAB ONE. Questa installazione sensibile alla luce è inclusa nella pittura murale, il grande wall drawing che è sia “site” che “light-specific”. Tutto è parte di un dialogo dinamico: i dipinti realizzati in studio,  lo spazio architettonico e lo spazio della pittura si interrogano l’un l’altro. L’architettura celeste immaginata da Botticini nel 1475, che ho visto e studiato alla National Gallery di Londra, ha dato vita al grande dittico. Installato nell’architettura industriale degli anni ’60 crea una sfumata, appena percepibile risonanza spaziale”.

Antoni Malinowski

Biografia

Dopo gli studi di pittura all’accademia di Belle Arti di Varsavia, approfonditi presso il Chelsea College of Art, Antoni ha stabilito la sua residenza a Londra. È rimasta memorabile la sua personale del 1997 al Camden Center of Art, in seguito alla quale ha trascorso diversi mesi in residenza alla British School di Roma centrando la sua ricerca sulle antiche pitture murali. Il suo lavoro investiga infatti la relazione dinamica che esiste tra spazi architettonici e figurativi attraverso i pigmenti, la luce, il movimento e il tempo. È nota la sua collaborazione con numerosi importanti studi di architettura quali Bolles+Wilson, Haworth Tompkins e Eric Parry per progetti d’architettura permanenti, dall’ideazione di effetti cromatici e mosaici per facciate di edifici a complessi wall paintings per interni. Dal 2001 insegna all’Architectural Association School of Architecture di Londra, dove nel 2002 ha dato vita a “the Materiality of Colour”, un corso che offre un modo unico di fare dialogare i colori con lo spazio. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni private e pubbliche, tra cui quella della Tate di Londra.

  • Almost seen, Antoni Malinowski. Foto Giovanni Hänninen
  • Almost seen, Antoni Malinowski. Foto Giovanni Hänninen
  • Almost seen, Antoni Malinowski. Foto Giovanni Hänninen
  • Almost seen, Antoni Malinowski. Foto Giovanni Hänninen
  • Almost seen, Antoni Malinowski. Foto Giovanni Hänninen

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