Silvia Del Grosso

In case of loss

a cura di Stefania Nano e Alessandra Piolotto

novembre 2015

Silvia Del Grosso

In case of loss

a cura di Stefania Nano e Alessandra Piolotto

novembre 2015

Silvia Del Grosso, In Case of Loss, 2015

CON LA PARTECIPAZIONE DI
FAARM (Francesca Amato Arragon e Ruggero Mantovani), Francesca Giomo e Fabio Bonelli

In case of loss sono le quattro parole che sollevando la copertina di ogni Moleskine si trovano stampate in prima pagina. Dicono della possibilità di perdere qualcosa e dell’eventualità di ritrovarla. 
L’installazione è composta da 365 Moleskine innestate con i semi succosi delle melagrane cresciute nel giardino privato di Silvia Del Grosso, che ne ha inserito pazientemente i semi tra le pagine, uno in corrispondenza di ogni giorno.

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“Un giorno d’autunno del 2013 ho saputo per caso da un dipendente Moleskine che ogni anno, passati i primi mesi, le agende invendute vengono rese dalle librerie e inviate successivamente al macero.
Questa notizia che inizialmente mi ha commosso ha attecchito in me tanto da spingermi a chiedere all’azienda di poter avere quei taccuini che nessuno aveva acquistato, prima che andassero distrutti.
Un po’ per salvarli, un po’ per possederli.
Volevo adottare quei contenitori di segni, idee e spazi non fruiti. Volumi intonsi e liberi, chiusi e contemporaneamente aperti a infinite possibilità.

Ho riscattato le agende per continuare a perdermi e ritrovarmi in ogni idea sospesa che non sentirò persa fintantoché riuscirò a conservarla, in un seme, in una durata senza fine. 
Per provare a dilatare il tempo, ho desiderato che ogni giorno potesse durarne 365. 
Il 31 dicembre 2014 sono passata camminando sopra le agende collocate sul pavimento in pietra ollare del Salone dei ricevimenti di Palazzo Salis di Chiavenna, percorrendo il mio anno a ritroso, celebrandolo.
Sotto il mio peso ho sentito i semi cedere il succo alla carta.”

Biografie

Silvia Del Grosso
Nata a Chiavenna nel 1978, si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti “A. Galli”. Il tema fondante della sua ricerca è l’autoritratto, indagato attraverso le categorie di tempo, memoria e origine. L’approccio concettuale caratterizza gli ultimi lavori, istallazioni e performance che sembrano esaudire un bisogno di relazione immersiva con lo spazio circostante.

Francesca Giomo
Ricercatrice indipendente nel campo delle scienze umane, della musica e dell’arte. Suona il violoncello e il pianoforte, ha creato installazioni video e partecipato a performance musicali e artistiche di differente genere.

Fabio Bonelli
Musicista e creativo, suona clarinetto, chitarra e percussioni oltre a un’infinità di oggetti di uso quotidiano. Dal 2007 gira il mondo con i suoi progetti alla continua ricerca di un’unione tra quotidianità e incanto: Musica da Cucina (musica per chitarra e tavolo apparecchiato), Matita (gruppo di disegnatori ritmici), Sit in Music (gruppo pop con pupazzi canterini di gomma piuma) e tanti altri. Ha creato colonne sonore per documentari, teatro, video e realizzato installazioni sonore/sound design per festival e rassegne. www.fromthemountains.com

  • Silvia Del Grosso, In Case of Loss. Foto Silvia Del Grosso
    Silvia Del Grosso, In Case of Loss. Foto Silvia Del Grosso
  • Silvia Del Grosso, In Case of Loss. Foto Federico Comelli Ferrari
    Silvia Del Grosso, In Case of Loss. Foto Federico Comelli Ferrari