Luca Vitone

I only have eyes for you

ottobre-novembre 2004

Luca Vitone

I only have eyes for you

ottobre-novembre 2004

In un ambiente molto ampio all’interno dello spazio espositivo, Luca Vitone ha costruito una piccola stanza in legno leggermente rialzata dal pavimento: una natura artificiale in cui il soffitto è prato e il pavimento cielo. Una scultura, un’installazione e una performance, in cui il momento performativo è una lezione individuale con un insegnante di yoga.
L’opening e il finissage della mostra hanno ospitato due performance musicali a cura di Elio Marchesini.

Comunicato stampa

Realizzata per la prima volta a Londra su invito di Lotta Hammer Lab negli spazi di Westlondonprojects (2001), e ripresentata in Italia (2003) in occasione della mostra Moltitudini – Solitudini al Museion di Bolzano, l’installazione I only have eyes for you di Luca Vitone offre l’opportunità di un’esperienza intima col proprio corpo e la propria mente in rapporto allo spazio circostante.

“Un cubo rialzato da terra costruito con assi di pino grezzo che riprende le stesse dimensioni della stanza di Lotta Hammer e la ripropone in una più ampia. All’interno un arredamento molto semplice composto da una moquette azzurro cielo sul pavimento con due tappetini bianchi a forma di nuvola e un prato verde con margherite bianche sul soffitto. Solo due persone alla volta possono entrarvi: l’allievo e l’insegnante. Così ho pensato di dedicare il laboratorio alla filosofia yoga come strumento di conoscenza di se stessi”.

 

Permormance “I Percussionisti di Milano” – musiche di C. Pirola, J. Cage, T.Riley, P. Smadbeck, M. Campioni.

L’interesse verso la cultura orientale ha permesso a questi autori di riconoscere nei suoni la capacità di generare molteplici stati emozionali: in questi brani la loro attenzione si focalizza nell’indurre una determinata reazione nell’ascoltatore piuttosto che sulle qualità orchestrali o sulla corretta organizzazione dei suoni. E’ indubbio, infatti, che nella musica minimale di Reich, caratterizzata dalla costante ripetizione di particelle ritmiche e melodiche, ci si trovi di fronte a un potente canale ipnotico. Allo stesso modo nella musica di Cage, attenta più ai silenzi che non ai suoni, è presente l’intenzione di indurre alla meditazione.

I musicisti del gruppo I Percussionisti di Milano ricoprono nel panorama della percussione italiana importanti ruoli, sia nell’ambito della didattica sia nelle collaborazioni con orchestre e artisti di fama internazionale. La loro attenzione verso il repertorio contemporaneo nasce dall’esigenza di valorizzare, attraverso la ricerca e la sperimentazione, quella famiglia di strumenti, le percussioni appunto, che solo da pochi anni sta riuscendo a ritagliarsi uno spazio da protagonista.

Biografia

La rappresentazione e l’indagine della nozione di luogo è per Luca Vitone (Genova, 1964) un elemento primario di conoscenza: una costante ricerca sullo spazio, sia sociale che individuale, ha portato l’artista a confrontarsi con differenti mezzi espressivi, che spaziano dalla cartografia alla musica. Ha esposto in numerose istituzioni pubbliche e private tra cui il Centro Pecci (Prato, 2004); La Biennale di Venezia (Venezia, 2003); MAMCO (Ginevra, 2003); Fondazione Pistoletto (Biella, 2003); Palazzo delle Esposizioni (Roma, 2000); P.S.1 (New York, 2000). Vive e lavora a Milano.

Finissage musicale: Sandro Cerino ed Elio Marchesini

All’ interno dell’installazione di Luca Vitone I only have eyes for you è stato possibile ricevere lezioni individuali di yoga (stile iyengar e stile ashtanga vinyasa).

Durante il finissage, il duetto tra il percussionista Elio Marchesini e il sassofonista Sandro Cerino e la performance di Marchesini all’interno dell’installazione di Vitone hanno dimostrato ancora una volta come gli spazi di ASSAB ONE siano, grazie alle loro caratteristiche, una location interessante e funzionale non solo per l’arte ma anche per la musica; infatti nonostante le grandi dimensioni, alcune zone hanno proprietà acustiche che amplificano il suono, consentendogli di espandersi senza che si crei rimbombo, come si trattasse di una cassa armonica.

  • Luca Vitone, I only have eyes for you, 2004
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